12/02/2009
Sicurezza: l'intervento del sindacato evita l'indebolimento dei rappresentanti per la sicurezza.
In una lettera inviata a tutte lestrutture sindacali della Cisl, la segreteria confederale della CISL riassume quanto accaduto in questi giorni in merito ai tentativi di una parte del Governo di indebolire la figura dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.
La printa reazione unitari ha impedito che si venisse approvata, nel decreto milleproroghe, una normativa penalizzante in questo senso.
Roma, 11 febbraio 2009


OGGETTO: Sventato pericolo da parte sindacale sul tentativo di indebolimento della Rappresentanza in azienda, sui temi della tutela della salute e sicurezza sul lavoro.


Carissimi,
potrebbe sembrare un linguaggio non adatto ad una circolare, ma in certi momenti il segnare delle tappe importanti di conferma sindacale per la difesa dei diritti dei lavoratori/trici è quanto mai determinante. Pertanto quest’oggi possiamo proprio dire che il sindacato ha fatto sentire unitariamente la propria voce, modificando dei provvedimenti che avrebbero cambiato significativamente le conquiste fino ad oggi ottenute in tema di rappresentanza e tutela della salute e sicurezza dei lavoratori/trici nei posti di lavoro.
Ricostruendo in sintesi le tappe serrate di questi giorni, gli avvenimenti che si sono succeduti sono i seguenti:

Approssimandosi la scadenza dei 60gg. previsti per la vigenza del Decreto Legge 30 dicembre 2008, n.207, recante la proroga di alcuni termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni finanziarie urgenti (che ricorderete aveva determinato, trovando il nostro assenso, la proroga di alcune disposizioni, in linea con i punti dell’Avviso comune), il testo del D.L. è stato inviato alla commissione degli Affari costituzionali (sotto forma di Disegno di Legge, n. 1305) per essere convertito in Legge e, pertanto, per confermare definitivamente le disposizioni in esso contenuto (passibili di decadenza nel caso di non conversione in Legge);

Nell’ambito dei lavori di conversione del testo da parte della commissione del Senato, per voce di alcuni senatori, è giunta la proposta di integrare il testo del D.L. n.207, con 4 emendamenti integrativi: due riferiti all’art.47 e due riferiti all’art.3 del d.lgs.81/08.
Gli interventi riferiti all’art.47, puntavano ad eliminare la figura del Rappresentate nelle aziende fino a 15 lavoratori, confermando il solo RLS per quelle con più di 15…..(con, a margine, un comunque non trascurabile elemento che emergeva dall’analisi puntuale della redazione degli emendamenti attraverso la quale si poteva scorgere la totale incompetenza dei promotori, tenuto conto sia dell’incongruenza della richiesta di modifica dell’art.47 e non anche dell’art.48 - dove se lasciato immutato avrebbe mantenuto in vita la figura dell’RLST - e, della richiesta di integrazione al testo, con una dicitura non corretta e superata, come quella utilizzata, riferita ai “dipendenti” e non ai “lavoratori”, come invece oggi il d.lgs.81/08 giustamente prevede;
Gli interventi riferiti all’art.3, puntavano a rinviare in avanti, oltre i 12 mesi già previsti dal testo del d.lgs.81/08, l’applicazione delle disposizioni previste per settori espressamente richiamati nel testo, giungendo così ad un rinvio, nei fatti, di due anni anziché uno, non trascurando che oltre alla Pubblica amministrazione (tra cui le scuole) tale proroga comprenderebbe i settori della pesca e portuale (caratterizzati, ancor più negli ultimi tempi, da un susseguirsi di infortuni mortali);

Il testo del D.L. n.207 così emendato, e pertanto, integrato da suddette modifiche, nella serata di ieri, ricevuta l’approvazione in commissione Affari costituzionali era pronto per approdare questa mattina in aula del Senato per essere votato e per poter quindi iniziare l’iter alla Camera;

La nostra azione, alla luce dei fatti e dei tempi stretti per poter efficacemente intervenire, è stata messa in atto su più fronti. Uno pubblico, con un comunicato stampa e con una lettera inviata ai Presidenti dei Gruppi parlamentari del Senato spiegando le ragioni degli inaccettabili emendamenti e della minaccia alla tutela dei lavoratori/trici mediante svuotamento del diritto ad essere rappresentati in azienda (a partire dalle realtà di piccola dimensione ove il mancato rispetto delle disposizioni di prevenzione e protezione è altamente più diffuso); l’altro, più di natura relazionale, contattando sistematicamente i diversi senatori delle commissioni competenti (spiegando nel merito la questione) e i rappresentati tecnici del ministero del Welfare;

Questa mattina il testo del D.L. n.207 inviato all’aula del Senato per la votazione (contenente le modifiche emendative), compariva “ripulito” (almeno) dalle proposte emendative all’art.47 (! ! !), scongiurando pertanto il pericolo di un’eliminazione totale della figura del Rappresentate nelle realtà lavorative fino a 15 lavoratori (testo che trovate anch’esso allegato alla presente).

Da informazioni certe sappiamo che sul testo complessivo (contenente anche altre proroghe) verrà chiesta la fiducia e, pertanto, in tempi ultra rapidi andrà in approvazione, tenuto conto anche che il tutto dovrà essere chiuso entro la fine del mese, visto la scadenza dei 60gg. per la possibilità di conversione, a partire dal 30 dicembre u.s.
Di certo molto soddisfatti dei risultati ad oggi conseguiti e, quindi, dello “sventato pericolo” di un profondo attentato al diritto di rappresentanza e tutela della salute e sicurezza dei lavoratori/trici, in contatto continuo con la nostra categoria dei portuali (già da giorni impegnata in presidi nei porti), stiamo adesso lavorando per poter intervenire anche sulla proroga dei tempi prevista per i decreti 271 e 272.
L’occasione di dover porre in chiaro l’importanza di una conferma della figura del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza in tutte le realtà lavorative, ci dà modo ancora una volta di chiarire e rendere granitica la nostra volontà e convinzione sulla natura “non pubblicistica” della figura del RLS e del solo ed unico legame che tale figura deve avere con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, quale espressione piena del diritto dei lavoratori/trici di avere una figura dedicata sui temi della prevenzione e protezione in qualunque contesto lavorativo, come abbiamo voluto, sostenuto e preteso venisse sancito attraverso le parole del testo degli artt.47 e 48 e, non ultimo, l’art.52, del d.lgs.81/08.
Rimanendo a disposizione di tutti per qualsiasi ulteriore chiarimento e, comunque, per i costanti aggiornamenti sull’evoluzione dei fatti, vi inviamo i nostri più cordiali saluti.