16/04/2009
Elezione Rettore Università Cagliari: una nota della Cisl di Cagliari
ELEZIONI RETTORE NOTA CISL CAGLIARI


In relazione alle ormai prossime elezioni del rettore per le quali si sono presentati diversi candidati, tutti di grande valore, la Cisl di Cagliari ritiene opportuno precisare la propria opinione, anche in relazione a quanto apparso sulla stampa locale.

Ferma restando la libertà di voto degli elettori che si richiamano ai valori della Cisl, la segreteria di Cagliari ha indicato in varie occasioni (incontro con il rettore, iniziative sindacali, articoli) quali sono gli obiettivi che devono essere perseguiti dall’Università di Cagliari.

L’università rappresenta per la città capoluogo un bene enorme per la collettività, sia in termini culturali, che in termini economici.

E’ ben nota l’incidenza positiva che hanno sullo sviluppo anche economico, la formazione, la conoscenza, la cultura, il sapere e l’università deve tendere a rendere concreti questi valori. La presenza degli studenti a Cagliari, non solo sardi, rappresenta un valore aggiunto per la città in termini di interscambio culturale e sociale. Da ciò dipende, in gran parte, la crescita di una comunità.

Ma altrettanto importante è il ruolo che può svolgere l’Ateneo nei riguardi del mondo del lavoro. La Cisl vuole un’Università che non sia chiusa in se stessa, ma che sia aperta alla città, all’intera Sardegna, svolgendo un ruolo di collante tra mondo della cultura e mondo del lavoro. Un mondo accademico che non può essere auto referenziale, ma si deve collegare con le forze vive della società a partire dall’associazionismo e dal sindacato confederale, che rappresenta un termometro essenziale per monitorare i bisogni di lavoratori, studenti e cittadini.

La Cisl confederale di Cagliari, insieme al sindacato di categoria, chiede che, al di là degli aspetti di gestione del personale interno, sicuramente importanti, i candidati rettori correggano l’impostazione che da anni è stata data all’Università di Cagliari, collegandosi, appunto, con la società civile, le forze sociali e imprenditoriali. Del resto, generalmente le statistiche nazionali non mettono l’Università cagliaritana ai primi posti del ranking. C’è quindi tanto da fare !

In un momento di crisi economica e sociale mondiale, solo se si lavorerà uniti (Università, Istituzioni, mondo del lavoro, in una logica di sussidiarietà, si potranno far crescere le opportunità di lavoro e di sviluppo di qualità, assolutamente necessari.

Gli stessi ritorni in termini economici per la città, che purtroppo oggi arrivano solo con canoni di locazione pagati in nero, potrebbero aumentare se si favorisse l’afflusso di nuovi studenti da fuori Sardegna e per far questo bisogna lavorare sulla qualità.

Perciò, al di là degli schieramenti politici, che alla Cisl non interessano, sarà bene valutare e giudicare sicuramente le proposte dei vari candidati ma, soprattutto, gli atti che il prossimo rettore metterà in campo su questa linea.


Il Segretario Generale
Fabrizio Carta