31/08/2009
Emersione e regolarizzazione lavoro domestico: le istruzioni per l'uso.
Colf e badanti, regolarizzazione al via. Tutti gli sportelli Cisl per l'assistenza gratuita

Scatta martedì 1 settembre, alle 8 di mattina, e fino al 30 settembre, la procedura per inviare on line sul sito del Viminale le domande di regolarizzazione per colf e badanti. Non ci sono quote e quindi non c'è un limite massimo di domande. Tutte le domande che rispondono ai requisiti,
compresi reddito e certificati medici, saranno accettate, previo pagamento dell'indispensabile
contributo di 500 euro per la sanatoria. La ricevuta della domanda sarà disponibile sul sito del Viminale entro 72 ore e si potrà scaricare inserendo apposita ID e password. L'unico vincolo per presentare la domanda è che le persone da regolarizzare, lavoratori italiani, comunitari o extracomunitari irregolari che lavorano come colf o badanti, siano alle dipendenze del datore che presenta la domanda da almeno tre mesi a partire dal 30 marzo 2009.

A conti fatti, potrebbero essere presentate da 500 mila a 750 mila domande di regolarizzazione: la procedura parte con il pagamento di un contributo di 500 euro per ciascun lavoratore da regolarizzare (scattata dal 21 agosto e fino al 30 settembre), che avvia la sanatoria. I soldi si possono versare in banca, alla posta o attraverso il sito dell'Agenzia delle Entrate usando il modello F24 che si trova sul sito del ministero dell'Interno, sui siti dell'Agenzia dell'Entrate, del ministero del Lavoro e dell'Inps. In caso di irricevibilità, archiviazione o rigetto delle domande di emersione, il contributo di 500 euro non sarà restituito.

Dopo avere versato il contributo di 500 euro, l'istanza per chiedere la regolarizzazione è scaricabile dal primo settembre sul sito del ministero dell'Interno e dal primo ottobre le domande andranno agli sportelli unici per l'immigrazione che esamineranno le pratiche.

La sanatoria si applica solo ai lavoratori che al 30 giugno 2009 erano occupati irregolarmente da almeno tre mesi come addetti al lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare (colf) o all'assistenza di persone affette da patologie o handicap (badanti) che ne limitano l'autosufficienza e continuano a essere occupati al momento della presentazione delle domande. Attraverso il contributo forfettario e la procedura di sanatoria la colf o la badante senza permesso di soggiorno potrà essere regolarizzata e richiedere poi il permesso di soggiorno. La 'domanda di emersionè o sanatoria può essere richiesta al massimo per 3 lavoratori: una colf e due badanti.

In particolare per il lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare potrà essere presentata una sola domanda per ciascun nucleo familiare, è necessaria l' attestazione di un reddito imponibile non inferiore a 20 mila euro annui in caso di famiglia con un solo percettore di reddito o reddito complessivo familiare non inferiore a 25 mila euro. Per le badanti sarà possibile presentare fino a due domande per famiglia, anche per assistere familiari non conviventi, ma in questo caso occorre una certificazione medica o la documentazione che attesti l'invalidità.

Dopo avere versato il contributo e presentato on line la richiesta di regolarizzazione sul sito del
Ministero dell'Interno, dal primo ottobre le domande andranno agli sportelli unici per l'immigrazione
che esamineranno le pratiche. Lo sportello unico per l'immigrazione riceverà le domande dal sistema informatico del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del ministero dell'Interno a partire dal primo ottobre. Lo sportello le esaminerà in ordine cronologico, verifica il numero di domande massime per ciascun datore, acquisisce parere della questura, "sull'insussistenza di motivi ostativi al rilascio del permesso di soggiorno". Poi convoca le parti e verifica la sussistenza dei requisiti contenuti nelle dichiarazioni rese nella domanda, il reddito, certificato medico, versamento contributo forfettario.

Se tutto va bene si procede alla stipula del contratto di soggiorno attraverso sottoscrizione di un
apposito modulo da parte del datore e lavoratore. Al lavoratore infine viene consegnato il relativo
modello 209 da presentare per la richiesta di permesso di soggiorno, con le consuete modalità, all'ufficio postale.

Fino alla fine della procedura l'immigrato non potrà essere accusato di clandestinità: i procedimenti penali ed amministrativi relativi alla violazione delle norme sull`ingresso e soggiorno nel territorio nazionale (ad esclusione dell`art. 12 del Testo Unico per l`Immigrazione) sono sospesi dall`entrata in vigore del provvedimento fino alla conclusione del procedimento.
E la sottoscrizione del contratto di soggiorno, congiuntamente alla comunicazione obbligatoria di
assunzione all`Inps, ed il rilascio del permesso di soggiorno comportano, per il datore di lavoro e per il lavoratore extracomunitario, l`estinzione dei reati e degli illeciti amministrativi.

La dichiarazione di emersione di lavoro domestico si potrà presentare dal 1° settembre al 30 settembre 2009. Presso i Centri Servizi della Cisl su tutto il territorio nazionale (nelle sedi di Anolf Cisl - Inas Cisl e Caaf Cisl) è possibile avere tutte le informazioni e l'aiuto necessario per presentare la domanda.

Scarica il volantino con tutte le informazioni relative a:

- Chi può fare la dichiarazione

- Requisiti per l'emersione

- Procedura di emersione per lavoratori stranieri

Ecco i siti dove trovare l'aiuto giusto:

Anolf: http://www.anolf.it/

Inas: http://www.inas.it/

Caaf: http://www.caafcisl.it/