06/10/2010
Teatro Lirico di Cagliari: non si può assistere inerti alla crisi della più importante istituzione culturale della Sardegna.
Venerdì 8 ottobre, sciopero al Teatro Lirico.
Non è una notizia nuova, purtroppo, ma stavolta la preoccupazione è grande
E’ perciò con grande inquietudine che il sindacato confederale e di categoria, osserva l’evolversi della situazione del Teatro Lirico di Cagliari, un’istituzione prestigiosa per Cagliari, la sua Provincia e l’intera Regione.
Il Teatro, è stato detto più volte, rappresenta una ricchezza, dal punto di vista culturale ma anche economico – sociale, per la valenza della sua attività e per gli investimenti che sono stati fatti nell’area circostante (Parco della Musica). Mentre mancano all’appello più di 2,5 milioni di euro a causa dei tagli effettuati dal Governo, ci troviamo di fronte ad un’ingovernabilità del Teatro, per effetto della scadenza del Sovrintendente e dell’intero consiglio d’amministrazione.
Sono a rischio diverse decine di posti di lavoro dei precari storici del Teatro che per anni hanno garantito il buon andamento delle rappresentazioni, è stata esternalizzata la biglietteria, con la giustificazione di non meglio precisati risparmi e con risultati non proprio esaltanti sulle vendite al botteghino, si è allestita una programmazione che appare costosa e poco produttiva.
Insomma ci sembra che ci sia più di un motivo per essere preoccupati: è a rischio l’esistenza stessa del Teatro, sono a rischio i posti di lavoro dei precari e dei lavoratori stabili, ci sono nubi sul bilancio che rischia di andare in rosso, dopo anni di pareggi, possono andare in fumo gli ingenti investimenti pubblici e privati che sono stati fatti nella città: a che serve avere un Parco della Musica quando rischia di chiudere o di non funzionare più Il Teatro ?
Sono domande alle quali tutti hanno il dovere di rispondere (Enti locali, sindacati, cittadini). E’ sciocco buttare la colpa sui lavoratori che, negli anni, sono sempre stati responsabili e disposti a caricarsi sulle loro spalle i problemi più generali. Il sindacato saprà ben assecondare una politica che tagli gli sprechi ed i clientelismi e rilanci la programmazione e le lavorazioni collaterali, con intelligenza e senso di responsabilità. Lo sciopero dell’8 ottobre ha proprio il senso di mettere in primo piano i problemi del Teatro in un’ottica positiva.
La CISL (ma su questo c'è una convergenza unitaria) chiede perciò alle Istituzioni, a partire dalla Provincia di Cagliari e dal Comune capoluogo, di promuovere un vertice che coinvolga le forze vive della città e della provincia, comprese le forze sociali (Imprese e sindacati) per affrontare e risolvere un problema decisivo per lo sviluppo della nostra comunità. Nelle prossime ore verrà inviato un appello alla Provincia e al Sindaco di Cagliari.
nota cura della Cisl di Cagliari