30/12/2010
Precipita la situazione alla KINETICA la società proprietaria di diverse case di cura private. Annunciati 120 licenziamenti.
Ancora crisi e minacce di licenziamenti nel settore della sanità privata. Non è una bella fine dell'anno per i 120 lavoratori della KINETICA (società proprietaria di numerose case di cura private). L'azienda, che aveva già attivato cassa integrazione in deroga, al rientro di un gruppo di lavoratori dall'utilizzo della cassa, ha annunciato l'apertura della procedura di mobilità per 120 dipendenti. Immediata la reazione di sindacati e dei lavoratori che hanno occupato la casa di cura città di Quartu, contestando la decisione presa.
In realtà i lavoratori sono gli ostaggi di un palleggiamento di responsabilità tra le case di cura private e la Regione Sarda accusata dalla Kinetica di dare affidamenti a cliniche non in regola e così di ridurre i finanziamenti alla KINETICA. Di fatto è un'azienda che mentre sta affettuando forti investimenti nell'acquisizione di altre strutture sanitarie private, licenzia i lavoratori: tutti ciò, hanno evidenziato Gianni Sainas e Antonio Rosa della FPS di Cagliari, è paradossale. Le uniche vittime di questa situazione sono i lavoratori ed i pazienti costretti a subire. C'è poi stato un incontro tra la delegazione sindacale ed i capigruppo in consiglio regionale: è stata annunciata una proposta bipartisan per aumentare i fondi nella finanziaria a favore del sistema. Se così fosse, ci potrebbero essere le premesse per risolvere la situazione di crisi e far rientrare la minaccia di licenziamento. Per ora le preoccupazione e la mobilitazione restano.