14/11/2011
Bonanni: "Sostegno a Monti se ci sarà equità per risanare il Paese.
Bonanni: "Sostegno a Monti
se ci sarà equità per risanare il Paese"


"La Cisl sosterrà il Governo Monti se orientato a una politica di rigore ed equità e auspica che possa durare per risanare il paese". Così Raffaele Bonanni ospite stamane a Symposium su Labor Tv, l'emittente della sua organizzazione. "Spero che questo governo duri. Può restare fino a fine legislatura, guardando alle cose essenziali per non farci mangiare dalla speculazione. Noi lo sosterremo e nella società credo che lo appoggeranno in molti".
Quanto alla posizione della Cisl sulle questioni in agenda che il nuovo Governo si troverà ad affrontare, Bonanni ha osservato: "Siamo nei guai e dobbiamo uscirne al più presto. I cittadini vogliono il risanamento e sono consapevoli di dover affrontare grandi sacrifici ma sanno anche che i primi a farli sono sempre coloro che hanno di meno. Occorre cambiare questa tendenza. Serve dunque rigore ed equità e mi fa piacere che l'onorevole Monti abbia usato questo termine nel suo intervento. Certamente la medicina sarà amara ma dovranno prenderla innanzitutto coloro che hanno di più. Mi aspetto una discussione sulle pensioni e noi abbiamo delle proposte in merito, come ad esempio rendere obbligatoria la pensione integrativa, di cui auspichiamo si tenga conto". In merito ai licenziamenti "non credo che si arrivi a discuterne perché si tratta di un problema ideologico. In ogni caso spero che il capitolo relativo all'art.18 non venga ripreso dal governo del premier incaricato. Già le aziende stanno licenziando a tutto spiano, che messaggio darebbe il governo, quello di licenziare ancora di piu'?" ha detto osservando invece che si dovrà senz'altro discutere della questione giovanile. E alla domanda su cosa voglia dire concretamente equità, Bonanni ha tenuto a precisare che vi sono due anomalie grandissime che non vi sono in altri paesi europei: la prima riguarda la questione fiscale, la seconda i costi della politica. Circa la questione fiscale, "mentre in Europa il carico maggiore sui contribuenti riguarda i beni mobili e immobili, - ha osservato -nel nostro paese le tasse sulle persone sono altissime, ricadendo sempre su lavoratori dipendenti e i pensionati, e sui beni sono invece più basse. Noi sosteniamo che si debba fare la riforma fiscale, riprendere la delega in Parlamento eintrodurre una tassa stabile sui valori mobiliari e immobiliari per riportarli a livello europeo, e spostare la tassazione dalle persone alle cose. I consumi sono molto bassi - ha aggiunto - perche' i ceti meno abbienti non hanno di che spendere''. Su tale questione per il segretario della Cisl il Governo dovrebbe dare "un forte segnale di equità così come sui costi della politica, perché le tasse italiane hanno avuto una crescita sempre maggiore solo per alimentare queste impalcature che noi vogliamo vengano dimezzate. II mio sindacato - ha ribadito - sosterrà a piene mani una politica di rigore ma che dia un segnale di equità". E su come conciliare la concertazione e le urgenze del momento, quindi sulla possibilita' di affrontare la crisi attraverso tavoli con le parti sociali, Bonanni ha osservato: "'La concertazione puo' essere compatibile con le esigenze che abbiamo oggi di rapidita' ed efficacia a condizione che ci sia una volonta' davvero di parteciparvi tutti". Ha poi respinto le polemiche su una forzatura nella gestione della crisi, Bonanni ha osservato: "Il presidente Napolitano sta supplendo a carenze altrui. Non c'e' stata alcuna forzatura istituzionale. Il Parlamento sta indicando chiaramente di volere questa situazione che per me potra' durare fino al termine della legislatura". Si è poi detto preoccupato per la costante erosione della democrazia in Europa invocando un "governo politico" dell'Ue. "Bisogna metterci d'accordo su quale democrazia vogliamo - ha concluso - ha un valore non a prescindere dal contesto, anche economico, che si vive. Il modo per rafforzarla è procedere a tappe forzatissime verso l'Europa politica, con un governo politico".