05/03/2012
Sorte e futuro dei poligoni militari in Sardegna: posizione della Cisl sarda
POLIGONI MILITARI IN SARDEGNA

Dopo qualche settimana di silenzio, torna di attualità il problema della sorte dei Poligoni militari in Sardegna. Alcuni parlamentari (nazionali ed europei) avanzano proposte, mentre a Bruxelles un'iniziativa internazionale parlerà di queste problematiche.
Nei mesi scorsi,a seguito di alcune riunioni, era stata messa a ounto una strategia unitaria tra territori e categorie interessate.
Ora la Cisl sarda interviene in una nota che si allega.
Il documento sintetizza l'impatto sociale che la base militare ha sull'economia della zona (valutata in 68 milioni di euro) e le conseguenze della sua eventuale chiusura. Punta soprattuto ad evitare le contrapposizioni ideologiche e propone di attivare la bonifica del territorio che darebbe anche molta occupazione eventualmente sostitutiva.
"Le sperimentazioni di carattere scientifico che sono state realizzate nel corso degli anni, unitamente alla costante azione formativa svolta a favore del personale militare hanno proiettato il poligono di Quirra in una dimen-sione nazionale ed internazionale" dice il documento. Tutto ciò senza dimenticare i problemi della salute dei cittadini e dei lavoratori ed i problemi dell'inquinamento.
Va dunque attivata - conclude la nota - un'indagine che chiarisca definitivamente la situazione, senza ambiguità.
L’indagine, oltre fugare tutti i dubbi presenti, dovrà supportare l’azione di recupero e prevenzione sul versante sanitario. In questo contesto abbiamo chiesto al Ministero della difesa, al Ministero della salute ed alla Regione di trovare la giusta sintonia per giungere ad un governo armonico di una partita così delicata.
Governo che dovrà indicare gli effetti sulla comunità, i possibili rimedi e, contestualmente, le azioni risarcitorie.
in allegato la nota sindacale.