02/10/2013
I dipendenti dell’Inps protestano per i tagli operati dall’Istituto Previdenziale.
Mobilitazione dei lavoratori dell’INPS a seguito del taglio delle risorse al salario accessorio che costituisce il 30% del loro reddito annuale.
Il provvedimento è scaturito dalla Ragioneria Generale dello Stato che ha espresso parere negativo in ordine alle misure di riduzione della spesa individuate dall’Inps, si determinerà così una riduzione delle risorse per il salario accessorio pari al 50% dell’intero ammontare.
Non è bastato ai vari Governi degli ultimi anni la riduzione per legge, del personale Inps, non è stato sufficiente neanche procedere all’accorpamento Inps – Inpdap ( SuperInps) ed è ormai chiaro che anche i circa 2500 pensionamenti derivati dalle misure di revisione della spesa non hanno dato le risposte attese.
Di fatto si continua ad usare l’Inps come un bancomat a cui ogni governo decide di attingere senza curarsi delle ricadute negative sul livello e qualità dei servizi che l’Istituto è chiamato ad erogare ai cittadini, in un momento cosi delicato per il Paese per le maggiori prestazioni sociali e assistenziali per cui l'istituto è chiamato a garantire.
Lo dichiarano Ignazio Usai, segretario territoriale UST Cisl e Gianni Sainas segretario Generale FP Cisl Cagliari, che proseguono: per contrastare quanto sta accadendo si sono decisi percorsi di mobilitazione nazionale con articolazioni territoriali, e che vede anche i lavoratori Inps di Cagliari coinvolti attivamente nella vertenza.
Di seguito il programma delle iniziative:
1. comunicato stampa personalizzato per ogni territorio dovrà essere veicolato alla stampa locale;
2. indizione di assemblee in tutti i posti di lavoro INPS per il giorno 2 ottobre dalle ore 10 alle 14;
3. manifestazioni esterne unitarie in tutte le sedi provinciali INPS – a tal fine la manifestazione si deve svolgere all’esterno, sia davanti alle sedi INPS o altro luogo significativo del territorio; volantinaggio informativo;