01/07/2014
FIRMATA L’INTESA PER LA PROROGA DI ALTRI DUE MESI DELL’ACCORDO QUADRO SUGLI AMMORTIZZATORI IN DEROGA IN SCADENZA A FINE GIUGNO
CGIL CISL UIL hanno firmato l’intesa con l’assessorato del lavoro per la proroga di altri
due mesi, fino al 31 agosto, dell’accordo quadro sugli ammortizzatori in deroga in scadenza a
fine giugno. Resta altissima la preoccupazione per gli effetti negativi del decreto nazionale che
ridisegnerà il sistema finora adottato, un testo che i sindacati giudicano peggiorativo.
Marinora Di Biase (CGIL), Oriana Putzolu e Giovanni Matta (CISL), Gianni Olla (UIL), hanno infatti
sottolineato nel corso della riunione in assessorato, che devono essere trovate le coperture
per tutto il 2014. È una delle richieste avanzate all’assessore Mura dai sindacati che, dopo le
sollecitazioni reiterate nei due incontri precedenti, hanno ottenuto che restino vincolati alle politiche
attive e passive i 52 milioni di Fondi regionali utilizzati per anticipare i sussidi del 2013.
In riferimento alle nuove norme nazionali volte al superamento entro il 2017 dello strumento
della mobilità così come concepito sino a oggi, i sindacati ha espresso un parere negativo, aggiungendo
che “resta indispensabile accompagnare in questo percorso tutti i lavoratori coinvolti,
attivando politiche attive del lavoro, non è accettabile restringere e modificare i criteri degli
ammortizzatori senza restituire ai lavoratori una prospettiva”.
Secondo CGIL CISL UIL, per farlo è indispensabile attivare percorsi di riqualificazione e reinserimento
lavorativo, attraverso un piano per il lavoro da attuare anche in corrispondenza con gli
strumenti della programmazione europea. In quest’ottica è evidente che per i lavoratori che
fanno parte del bacino degli ammortizzatori in deroga deve aprirsi la possibilità di impiego in
tutti i cantieri pubblici che verranno avviati (pensiamo all’impulso che può essere dato in termini
occupazionali dalle opere immediatamente cantierabili) e nelle nuove occasioni di lavoro che
verranno attivate con politiche mirate.