25/07/2014
Sardegna. Ammortizzatori sociali, Cisl: "I lavoratori sardi non devono temere, i fondi per il 2013 arriveranno anche per loro"
" I fondi per gli ammortizzatori sociali 2013 arriveranno anche in Sardegna". Per la Segreteria regionale della Cisl Sardegna i lavoratori sardi in Cig e in mobilità in deroga: "Non devono temere: la ripartizione dei fondi derivanti dai 400 milioni di euro sbloccati la settimana scorsa dal Governo per finanziare a livello nazionale gli ammortizzatori sociali relativi al 2013 interesserà anche la Sardegna". "La Cisl sarda - prontamente intervenuta a livello confederale per verificare se effettivamente i cassintegrati sardi corrono il rischio di restare in tutto o in parte privi di assegni di CIG e mobilità in deroga per il 2013 - ha rilevato la seguente situazione certificata anche da atti ministeriali. Il DM del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, consente il pagamento dei sussidi in base ai decreti di concessione inviati dalle Regioni all'INPS entro il termine del 30 giugno 2014, relativi ad accordi stipulati non oltre il 31 dicembre 2013. Per il pagamento l'INPS utilizzerà in via prioritaria gli eventuali risparmi di spesa derivanti dalle risorse già assegnate in passato, evidenziati da un monitoraggio in corso, e seguirà l'ordine cronologico di inoltro dei decreti. I 400 milioni di euro saranno utilizzati una volta esauriti i residui. Nel caso le risorse di cui sopra dovessero rivelarsi insufficienti, si prevede un successivo decreto interministeriale che definirà criteri di preferenza. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha calcolato che tutte le regioni italiane per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga a decretazione regionale, per la chiusura del 2013, hanno bisogno complessivamente di 645,5 milioni di euro. A livello regionale, le regioni Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Valle d'Aosta e le Province autonome di Trento e Bolzano non avrebbero necessità di ulteriori fondi. Le esigenze di copertura delle restanti altre regioni ammonterebbero a 492,3 milioni di euro, 280 dei quali concentrati in Sardegna e Calabria. Lo stanziamento dei 400 milioni di euro sarebbe quindi sufficiente - secondo i tecnici del Ministero dell'Economia - a coprire la decretazione della generalità delle regioni, "mentre per le regioni Calabria e Sardegna potrebbe risultare necessario- si legge in una relazione tecnica con le osservazioni del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato - ridurre le prestazioni ovvero attingere a fonti di finanziamento regionale...". Ma non dovrebbe succedere, perché anche per questa eventualità, il decreto ministeriale prevede un meccanismo di salvaguardia con l'emanazione di un nuovo provvedimento governativo "dove saranno definiti criteri di preferenza ai fini del ricorso alle risorse finanziarie". La Cisl sarda, che direttamente e attraverso la Confederazione vigilerà perché i lavoratori sardi in ammortizzatori sociali non siano oggetto di nessuna discriminazione, chiede anche alla Regione di seguire la vicenda e di effettuare gli opportuni interventi presso i Ministeri interessati".