27/06/2016
Definito l'Accordo sul personale della Città Metropolitana e Provincia Sud Sardegna
Le segreterie regionali della Funzione Pubblica esprimono soddisfazione per un altro tassello della riforma degli enti locali della Sardegna, introdotto con la Legge regionale 4 febbraio 2016, n.2, definito con accordo tra le parti, sindacati, Giunta, Amministratori e Anci.
Era atteso l'accordo, altro momento di mediazione e confronto nel tavolo con l'Assessore Erriu, con cui si disciplina la parte relativa al personale che sarà impiegato nella Città Metropolitana e che andrà nella Provincia Sud Sardegna.
L'intesa prevede che il formale passaggio nelle funzioni e personale dalla provincia di Cagliari alla città metropolitana di Cagliari e alla provincia del Sud Sardegna dovrà avvenire improrogabilmente entro e non oltre la data del 31 dicembre 2016, al fine di consentire la definizione della gestione economico-finanziaria e, a decorrere dal 1° gennaio 2017, l’allineamento delle procedure amministrativo-contabili fra gli Enti interessati.
Si è concordato che, relativamente alla fase dell’assegnazione del personale attualmente in servizio presso la provincia di Cagliari il suo Amministratore straordinario dovrà fare un avviso che permetterà ai lavoratori di esercitare l'opzione volontaria fra i due Enti (Città Metropolitana di Cagliari e Provincia del Sud Sardegna).
In questo modo il 90% del personale potrà essere assegnato alla Città Metropolitana di Cagliari, in ragione del rapporto dipendenti/popolazione e per il fatto che il medesimo ente locale svolge le funzioni fondamentali ad esse proprie, le funzioni della provincia di Cagliari per il proprio territorio, quelle attribuite alle unioni di comuni e quelle eventualmente attribuitele dai comuni e dalla normativa statale.
Il restante 10% potrà essere assegnato alla provincia del Sud Sardegna e si sommerà a quello già in servizio nelle amministrazioni Provinciali che confluiscono nel nuovo ente. Un criterio di ulteriore flessibilità permetterà di venire incontro alle esigenze organizzative e professionali e personali dei lavoratori. L’Assessore regionale degli Enti Locali ora dovrà presentare la proposta di deliberazione alla Giunta Regionale e al Presidente della Regione toccherà l’emanazione del provvedimento di assegnazione dei beni mobili ed immobili, dei procedimenti in corso e delle risorse umane e finanziarie fra i due Enti.
CGIL CISL UIL ritengono che con relazioni sindacali positive e con il dialogo e mediazione si possano accompagnare al meglio i processi di riforma. Altri nodi sono da scogliere, economico finanziari o il tema dei Precari ancora in stallo e anche la firma dell'accordo odierno può aiutare un percorso concreto anche delle altre problematiche.
FP Cgil FP Cisl Uil FPL
Nino Cois Davide Paderi Fulvia Murru