16/04/2018
Le elezioni Rsu nel Pubblico Impiego indette per il 17-18-19 Aprile 2018, tra pochi giorni si vota.
Sono tantissime le lavoratrici e i lavoratori pubblici coinvolti dalla Cisl nel Pubblico Impiego per la tornata elettorale sindacale che vedrà i lavoratori pubblici al voto il 17-18-19 Aprile prossimo.
Si vota in tutti gli enti e gli uffici comunali e ministeriali, nelle Agenzie Fiscali, negli enti pubblici non economici (Inps, Inail, ) e nelle aziende sanitarie e ospedaliere, nelle Scuole e nell’Università, nella ricerca della Provincia di Cagliari.
Centinaia, migliaia di candidati a cui si aggiungono tutti le persone che si sono offerte finora per fare da scrutatori e componenti delle commissioni elettorali; amici che hanno scelto la CISL per mettersi in gioco in prima persona e rappresentare i propri colleghi nei luoghi di lavoro.
Le elezioni RSU sono una prova evidente della forza e del radicamento che ha il sindacato nel panorama, spesso messo in discussione, della rappresentanza. Lavoratori, volontari , che al di fuori di qualsiasi ideologia, vanno a votare altri colleghi come rappresentanti sindacali, scegliendo una lista di una organizzazione sindacale, fatta di volti conosciuti, di colleghi di cui si lavora fianco a fianco.
“Mai come oggi, sostiene il Segretario Generale della CISL Cagliaritana, Mimmo Contu, i lavoratori pubblici chiedono al sindacato competenza e professionalità per accompagnarli in quel percorso di riforma della pubblica amministrazione troppo spesso solo annunciato, ma ancora in parte da realizzare.
La CISL è convinta che il vero sindacato sia innanzitutto quello dei posti di lavoro, nelle fabbriche come negli uffici pubblici, il sindacato dei risultati concreti, dei problemi quotidiani, insomma quello della contrattazione e non delle urla sterili nelle trasmissioni televisive, di cui i rappresentanti sindacali che verranno eletti si faranno portavoce affidabili nell'azione quotidiana.

La Cisl sarda - dice Gavino Carta, segretario generale Cisl Sardegna - si è mobilitata per questo appuntamento elettorale. Nella Funzione pubblica abbiamo presentato 410 liste per 940 lavoratori complessivamente candidati; nella scuola 258 liste per 660 persone disponibili a essere rappresentanti del personale nei luoghi di lavoro. Le RSU co-stituiscono un presidio certo e un punto di riferimento per chi lavora rispondendo ai bi-sogni e alle concrete esigenze di tutela dei lavoratori”.
“ Abbiamo fatto uno notevole sforzo organizzativo – aggiunge Carta - e siamo andati a dire ai colleghi e all’opinione pubblica che la Cisl sarda rigetta, non da oggi, l’idea che tutto ciò che è pubblico costituisca solo un costo; ma abbiamo rilanciato, semmai, la sfida del pubblico come investimento sicuro per la ripresa del Paese, della Sardegna in particolare, utile a corrispondere efficacemente a tutte le istanze che la collettività ad esso rivolge. E’ la politica che deve procedere alla semplificazione della burocrazia”.
“ Negli ultimi tre mesi - dice Ignazio Ganga, segretario confederale che ha partecipato attivamente alla chiusura di importanti contratti del P.I. - abbiamo messo fine a 9 anni di sofferenza per tanti lavoratori il cui datore di lavoro (lo Stato) arriva per ultimo al rinnovo. Persone che hanno sempre e comunque garantito, con innegabili sacrifici, i servizi ai cittadini in questi lunghi anni di crisi. Il contratto, soprattutto, rilancia molti temi al negoziato di 2° livello dando attuazione ai contenuti dell’intesa generale sul pubblico impiego del 30 novembre 2016”. La Cisl sarda crede nel lavoro pubblico, che tiene insieme territori, bisogni, sviluppo e solidarietà sociale, e nella sua valorizzazione nella conoscenza, nei servizi, scuola, uni-versità, ricerca, enti ,locali, enti e ministeri, agenzie fiscali.

Ufficio stampa