21/05/2018
LA REGIONE SARDEGNA NON APPLICA LE LEGGI DEL CONSIGLIO REGIONALE E METTE A RISCHIO 102 FAMIGLIE DI OPERATORI DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE - NOTA DEL SEGRETARIO GENERALE CISL, GAVINO CARTA
E’ paradossale che la Giunta regionale prima promuove e si adopera per fare approvare una norma in Consiglio, poi quando l’Assemblea regionale la trasforma in legge – nella legge più importante, la Finanziaria 2018 – l’Esecutivo ne ritarda l’attuazione.
Un ritardo che rischia di far finire sulla strada, senza lavoro, 102 operatori della formazione professionale. Oltre 4 mesi fa, infatti, l’Assemblea regio-nale con la legge di stabilità 2018 ha messo riparo a un grave errore dell’Assessorato del Lavoro che nel 2014 aveva ingiustamente escluso 102 docenti e amministrativi, aventi diritto, del settore Formazione Professionale dall’inserimento nella lista speciale per la ricollocazione.
Un diritto riconosciuto dal TAR Sardegna che, con alcune sentenze, ha annullato gli effetti delle determinazioni prese dalla Giunta nel 2014. Il Consiglio , per sanare l’iniziale errore della Amministrazione regionale, ha approvato nella Finanziaria 2018 una norma apposita che ripristina il diritto a far parte della lista speciale dei 102 lavoratori oggi in gravi difficoltà. Alcuni di questi operatori, infatti, licenziati dagli enti di appartenenza, sopravvivono con ammortizzatori sociali in scadenza; altri ancora oggi in precaria situazione economica e a rischio di perdere il lavoro a causa della crisi registrata ormai da anni nel comparto della formazione professionale in Sardegna.
E’ paradossale che la Regione sarda non attui quei provvedimenti che pure ha promosso, voluto e approvato in Consiglio regionale.
La Segreteria Cisl rileva inoltre che - nonostante le diverse richieste di in-tervento urgente rivolte dalla Cisl sarda sia al Presidente, sia agli Assessori competenti - sino ad oggi non è stata ancora data attuazione operativa alla norma. La Cisl è pronta ad attivare in tutte le sedi preposte le necessarie azioni sindacali e legali a tutela dei diritti dei lavoratori interessati”.

Il Segretario generale
Gavino Carta