14/09/2006
CGIL CISL UIL chiedono l'apertura del confronto con il Sindaco di Cagliari
L'apertura di un tavolo di concertazione con il Sindaco è uno degli obiettivi che il sindacato confederale di Cagliari si propone da tempo. Il rilancio del capoluogo e il suo sviluppo economico e sociale sono determinanti per l'intera provincia e per l'intera Sardegna. Ecco perché, dopo due mesi dal suo insediamento, i segretari generali confederali hanno inviato una lettera al Sindaco di Cagliari Dr. Emilio Floris per l'apertura del confronto.
Testo della lettera:
In una lettera aperta ai candidati sindaci del Comune di Cagliari, CGIL CISL UIL di Cagliari avevano sintetizzato alcune brevi osservazioni per la città e per il confronto con Sindaco e Giunta. A nostro avviso, la ricetta per favorire lo sviluppo socio economico della città di Cagliari è data dal rilancio della politica concertativa tra le istituzioni, le organizzazioni sindacali, le forze sociali, economiche e produttive della città, perché la democrazia, in un sistema di sussidiarietà, non si esaurisce con le elezioni, ma si esercita favorendo il confronto continuo e la partecipazione dei lavoratori, dei cittadini, dei pensionati, nelle scelte per la città.
Siamo convinti che lo sviluppo dell’intera Sardegna dipenda in gran parte dallo sviluppo di Cagliari. Ma per raggiungere questo risultato è necessario che Cagliari si ponga in rapporto con l’hinterland e con l’intera provincia in modo diverso rispetto al passato, lasciando da parte le egemonie e favorendo il dialogo con i comuni vicini, fungendo da punto di coordinamento.
Nel medesimo intervento, avevamo indicato anche alcuni punti sui quali sarebbe opportuno aprire il confronto prioritariamente con il Sindaco ma, successivamente, anche con gli assessorati competenti che ripetiamo per schemi:

-Lo spopolamento, dovuto alla mancanza di aree e dell’assenza di una politica della casa attenta alle esigenze dei lavoratori e dei pensionati, con alti tassi di evasione nel mercato degli affitti (studenti e immigrati).
- Il degrado dei centri storici e dei rioni periferici.
- Una rete stradale interna assolutamente insufficiente nelle manutenzioni, con lavori, magari necessari, ma continui e male coordinati e che rendono, di fatto, alcune zone della città, invivibili per lunghi mesi.
- La raccolta dei rifiuti solidi urbani poco efficiente e con tariffe altissime ed un sistema di raccolta differenziata assolutamente in ritardo.
- Il problema della spiaggia del Poetto.
- L’aumento costante della popolazione anziana: oggi l’indice di vecchiaia a Cagliari è pari a 195 contro circa 120 della provincia.
- La costruzione di un accordo sugli appalti del comune che garantisca la salvaguardia dei posti di lavoro, in caso di cambio di azienda.
- Il rafforzamento e la valorizzazione della società mista, che può divenire anche a totale partecipazione pubblica, che deve diventare uno strumento agile anche per ridurre l’area del lavoro precario.
- Un’integrazione degli esercizi commerciali di Cagliari con quelli dell’hinterland e la costruzione di un modello di società che preveda la conciliazione dei tempi di vita con quelli di lavoro, (orari degli esercizi commerciali compresi) con una rete di servizi pubblici efficienti (dai trasporti agli asili nido ai centri di aggregazione) che deve vedere però il Sindaco capofila e coordinatore del pubblico e dei privati.
- Un utilizzo adeguato dei beni culturali, mettendo insieme enti pubblici e privati, piccole cooperative e la Chiesa, non più solo sporadico in pur interessanti iniziative, ma continuo nell’anno e così produttivo di lavoro e di occupazione.
- Il trasporto pubblico locale e la sorte del CTM.
- Il problema delle infrastrutture (da costruire o da riqualificare): dall’Ospedale marino, a Tuvixeddu, dal sottopasso di Via Roma alla sorte delle zone militari della Sella del Diavolo e di Monte Urpinu, dal museo del mare alla metropolitana leggera, dai rioni storici (tapis roulant) alla destinazione della ex Manifattura tabacchi, per arrivare al Porto e all’Aeroporto.
- La valorizzazione del tessuto produttivo del cagliaritano.
Disponibili quindi ad un confronto e certi della Sua sensibilità, rimaniamo in attesa di convocazione ed inviamo distinti saluti.
I Segretari Generali Territoriali
CGIL CISL UIL
Costa Carta Mereu